martedì, novembre 30, 2010

Cremona, al Ponchielli la ''Traviata'' di Giuseppe Verdi



L’ Ultimo titolo in cartellone per la Stagione Lirica 2010 del Teatro Ponchielli è La Traviata, espressione della piena maturità romantica di Giuseppe Verdi, in scena il 1 dicembre (ore 20.30) e in replica il 3 e il 5 dicembre (rispettivamente alle ore 20.30 e alle 15.30). Sul podio Pietro Mianiti mentre la regia del nuovo allestimento stata è affidata al talentuoso Andrea Cigni, regista giovane ma ormai esperto, ricco di cultura, attento alla tradizione ma anche portatore di un linguaggio originale e innovativo.


mercoledi 1 dicembre, ore 20.30 (turno A)

venerdi 3 dicembre, ore 20.30 (turno B)

domenica 5 dicembre, ore 15.30 (fuori abbonamento)

La Traviata

Melodramma in tre atti di Francesco Maria Piave dal dramma
La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio
Musica di Giuseppe Verdi
Personaggi ed Interpreti


Violetta Valéry
Flora Bervoix
Annina
Alfredo Germont
Giorgio Germont
Gastone
Il Barone Douphol
Il Marchese D’Obligny
Il dottor Grenvil
Giuseppe
Commissionario
Yolanda Auyanet
Marianna Vinci
Mila Pavlova
Jean-François Borras
Damiano Salerno
Saverio Pugliese
Mirko Quarello
Pasquale Amato
Luciano Leoni
Alessandro Mundula
Marco Piretta







direttore
Pietro Mianiti
regia
Andrea Cigni
scene Dario Gessati
costumi Agnese Rabatti
light designer Fiammetta Baldiserri
coreografie Giovanni Di Cicco
nuovo allestimento
CORO DEL CIRCUITO LIRICO LOMBARDO

maestro del coro Antonio Greco
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI

Coproduzione dei Teatri del Circuito Lirico Lombardo: Ponchielli di Cremona, Grande di Brescia, Sociale di Como e Fraschini di Pavia
Aderendo allo spirito romantico, con La Traviata Giuseppe Verdi rinuncia al linguaggio delle convenzioni, abbandona ogni riferimento al fantastico, per concentrare il suo sguardo e la sua ispirazione sul presente, sul quotidiano del mondo che lo circonda, e per farlo sceglie un tema che arriva immediatamente ai cuori, quello del sacrificio d’amore. Con Traviata dunque la sostanza moderna realistica e borghese, il tessuto umano direttamente vissuto fanno il loro ingresso sul palcoscenico del melodramma. Nell’opera sono identificabili la polemica contro la società borghese e il ritratto spietato dei costumi della Parigi ottocentesca: ma la critica di costume è solo un elemento secondario del capolavoro verdiano, perché al centro c’è Violetta, con la sua straordinaria capacità di amare e con la forza del suo sentimento corroborato attraverso la passione e la rinuncia. Per la prima volta nella storia del teatro in musica è l’elemento psicologico che domina sia il canto che lo strumentale, e dopo l’effusione d’amore del primo atto e il susseguirsi degli accadimenti del secondo, il terzo atto, “con la preminenza del recitativo quasi parlato è storicamente una prova capitale di psicologismo romanzesco” (Duilio Courir).
Per un melodramma dal forte impatto popolare, ricco di storiche regie che hanno quasi indissolubilmente legato gli aspetti visivi a quelli poetici e musicali, è stato affidato un nuovo allestimento ad un regista giovane ma ormai esperto, ricco di cultura, attento alla tradizione ma anche portatore di un linguaggio originale e innovativo. Andrea Cigni affronta il difficile compito forte di una carriera costruita in gran parte all’interno del Teatro A. Ponchielli e del Circuito Lirico Lombardo: dall’Andromeda liberata e dall’Orfeo monteverdiano firmati per il Festival di Cremona, alle regie del dittico The Medium e Gianni Schicchi e della Figlia del reggimento; ma Cigni è anche autore di un Paride ed Elena per i Teatri toscani e dell’Aida con le scene di Igor Mitoraj presentata nel 2009 ai giardini fiorentini di Boboli. Il cast vocale è importante come si conviene al titolo: accanto a Iolanda Auyanet ne ruolo di Violetta, le due parti maschili sono affidate a Damiano Salerno per Germont padre e per Alfredo ad un giovane tenore francese, Jean-François Borras, che costituisce un “incontro” felice per il pubblico del Circuito Lombardo.
Sul podio la presenza rassicurante di Pietro Mianiti, che ha già portato alo successo numerose produzioni dei Teatri lombardi. Dopo essersi perfezionato quale violista all’Accademia Stauffer, Mianiti ha avviato una brillante carriera di direttore, che l’ha reso familiare al pubblico dei principali teatri d’opera italiani.


I biglietti sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro, aperta dal lunedi al sabato dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30, tel. 0372.022001 e 0372.022002. Prezzi dei biglietti: platea/palchi € 50 – galleria € 33 - loggione € 18.
I biglietti si possono acquistare anche on-line su : www.vivaticket.it


(Comunicato/Teatro Amilcare Ponchielli)


Nessun commento:

Posta un commento