19° FESTIVAL DI MILANO MUSICA
HUGUES DUFOURT
Sabato 23 ottobre 2010 - ore 10.00/18.00
Conservatorio G. Verdi di Milano - Foyer Sala Verdi (1° piano)
via Conservatorio, 12
Giornata di studi su Hugues Dufourt
La musica spettrale: bilancio e prospettive
a cura di Gianmario Borio e Alessandro Melchiorre
in collaborazione con
Conservatorio G. Verdi di Milano
e l’Università degli Studi di Pavia, Facoltà di Musicologia
Partecipano: Jean-Luc Hervé, Ivan Fedele, Gianmario Borio, Martin Laliberté,
Alessandro Melchiorre, Hugues Dufourt, Tristan Murail
Ingresso libero
Sabato 23 ottobre (dalle 10 alle 18), presso il foyer della Sala Verdi del Conservatorio di Milano (1° piano), si terrà la Giornata di Studi su Hugues Dufourt - La musica spettrale: bilancio e prospettive, a cura di Gianmario Borio e Alessandro Melchiorre, e con la partecipazione di studiosi italiani e stranieri: Jean-Luc Hervé, Ivan Fedele, Gianmario Borio, Martin Laliberté, Alessandro Melchiorre, Hugues Dufourt e Tristan Murail. La giornata di studi sarà seguita da un concerto in Sala Verdi (ore 20.30) con l’Ensemble Contrechamps, sotto la direzione di Tito Ceccherini, che proporrà l’esecuzione di Saturne di Dufourt nella nuova versione elettronica. Hugues Dufourt (Lione 1943) studia filosofia, composizione ed elettroacustica a Ginevra. Nella sua carriera raggiunge importanti traguardi ricevendo i maggiori riconoscimenti in Francia, in Germania e negli Stati Uniti. La molteplicità dell’attività intellettuale di Dufourt, non confinata esclusivamente all’ambito musicale, è notevole: filosofo, saggista e teorico, egli ha scritto numerosi libri sull’analisi dell’evoluzione musicale interpretata attraverso la storia della società. Con la pittura, di cui è profondo conoscitore, instaura un rapporto fecondo: alcune celebri tele di Tiepolo, Giorgione, Rembrandt, Bruegel, Poussin e di altri pittori suggestionano la sua fantasia, suggerendogli nuove trame compositive. Tuttavia, la sua musica non risulta pittoresca descrizione, oleografia, non evoca le forme e le figure, ma la luce, la prospettiva e il colore attraverso il tempo poiché “è il colore il vero mezzo del musicista a suggerire lo spazio”.
La musica spettrale è una corrente che nasce in Francia negli anni Settanta per opera soprattutto di Gérard Grisey e Tristan Murail, a cui si aggiungono Roger Tessier, Michael Levinas e, successivamente, Hugues Dufourt. Sarà un saggio del 1979 dello stesso Dufourt a far propendere il gruppo (che nel frattempo si era dotato di un ensemble strumentale di grande valore, L’Itineraire) per la definizione della propria musica come spettrale. Il gruppo predilige un suono nuovo, riscoperto e ridefinito dalla nuova scienza acustica, che protesta esplicitamente contro il serialismo e si contrappone con una reazione estetica e generazionale alla produzione contemporanea ufficiale (dominata in Francia dal Domaine Musical di Boulez e in Germania dai Ferienkurse organizzati da Stockhausen): una musica che mette l’accento sui virtuosismi della scrittura e sulla nota, anziché sull’ascolto e sul suono, aprendosi ai nuovi orizzonti offerti dalla sintesi strumentale e dai suoni complessi.
Programma degli interventi:
ore 10
Gianmario Borio
Storia del concetto di timbro nel XX secolo
Martin Laliberté
Musique savante et instrumentation populaire: Saturne de Hugues Dufourt à la convergence des courants musicaux du 1979
Coffee break
Jean-Luc Hervé
Le modèle naturel aujourd'hui
Ivan Fedele
L'influenza dello spettralismo sulla nuova musica italiana
Ore 14.30
Alessandro Melchiorre
Lo spettralismo: ultimo dei sistemi?
Tristan Murail
Réflexions: trente ans après
Coffee break
Hugues Dufourt
Contradiction et fécondité du modèle spectrale: de la la logique acoustique à la culture du son
Gli incontri sono organizzati con il contributo di Fondazione Cariplo.
informazioni: www.milanomusica.org
(Comunicato/Teatro alla Scala)
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