19° FESTIVAL DI MILANO MUSICA
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Percorsi di Musica d’oggi 2010
Giovedì 28 ottobre 2010 - ore 20.30
TEATRO ELFO PUCCINI - Sala Bausch, Corso Buenos Aires 33
Il pianoforte negli Stati Uniti,
dai pionieri al postminimalismo
Filippo Del Corno presenta il volume di Emanuele Arciuli
Musica per pianoforte negli Stati Uniti. Autori, opere, storia
(EDT, Torino 2010)
alla presenza dell’autore
Coordina Sergio Bestente
Ingresso libero
seguirà cocktail
Il Teatro Elfo Puccini (Sala Bausch), il 28 ottobre (20.30), ospita la presentazione del nuovo volume di Emanuele Arciuli Musica per pianoforte negli Stati Uniti. Autori, opere, storia (EDT, Torino, 2010), con la partecipazione di Filippo del Corno, Sergio Bestente e dell’Autore.
Uno dei più curiosi e attenti pianisti italiani si confronta, per la prima volta nel panorama editoriale, con il ritratto complessivo di quell’infinita varietà di forme, di correnti e di figure che si definisce genericamente ‘musica americana per pianoforte’. Una vicenda storica che si distende su oltre due secoli e mezzo, in un continuo interscambio di esperienze e di influenze con il resto del mondo e con la propria complessa stratificazione socio-culturale: la matrice europea e le molte immigrazioni, la cultura dei nativi americani e quella afro-americana, il fascino della mitteleuropa e gli incroci con il ragtime, il jazz, il musical, il rock. Un repertorio immensamente diversificato eppure attraversato diagonalmente da alcune correnti unificatrici.
In Musica per pianoforte negli Stati Uniti. Autori, opere, storia (EDT, 2010) Emanuele Arciuli concentra le sue esperienze di pianista, integrate da una approfondita ricerca e da una lunga frequentazione con i protagonisti della scena compositiva americana, per descrivere questo vasto quadro caratterizzato da un’enorme forza dinamica, inarrestabile e rigeneratrice.
Emanuele Arciuli si è imposto come una delle voci più originali e interessanti della nuova scena concertistica.
Il suo repertorio spazia da Bach alla musica d’oggi, di cui – con speciale riferimento agli Stati Uniti – è considerato uno dei più convinti interpreti dagli stessi compositori, con molti dei quali ha stabilito un proficuo rapporto di stima e collaborazione.
Suona regolarmente per le maggiori istituzioni, fra cui Teatro alla Scala, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro San Carlo di Napoli, Arena di Verona, La Fenice di Venezia, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Berliner Festwochen, Milano Musica, Settembre Musica di Torino, Festival Internazionale Pianistico di Brescia e Bergamo, G.O.G. al Carlo Felice di Genova, Miller Theater di New York, Indianapolis Symphony Orchestra, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orquestra Sinfonica Brasileira di Rio de Janeiro, Festival Pianistico di Miami. Collabora con molti direttori d’orchestra, tra i quali Petr Altrichter, Marc Andreae, Yoel Levi, James MacMillan, Anton Nanut, Kazushi Ono, Zoltan Pesko, Stefan Reck, Arturo Tamayo, Mario Venzago. Plurimo di Claudio Ambrosini, per due pianoforti e orchestra, eseguito alla Biennale di Venezia (con Libetta, Valade e l’Orchestra della Rai), è stato premiato col Leone d’Oro 2007. Fra i compositori che hanno scritto per lui Michael Nyman (Piano Concerto n. 2), George Crumb (Eine Kleine Mitternachtmusik), Lorenzo Ferrero (Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra), Filippo Del Corno (Not in my name, per pianoforte e orchestra), Michele dall’Ongaro (Concerto n. 2), Carlo Boccadoro (Achrome, per pianoforte e orchestra), Brent Michael Davids (Mohicans) e Louis W. Ballard (Cherokee), di cui Arciuli ha eseguito Indiana Concerto con la Indianapolis Symphony Orchestra nel gennaio 2008. Ha suscitato grande interesse da parte della critica internazionale il ciclo delle Round Midnight Variations, un gruppo di composizioni espressamente scritte per lui nel 2001 da 16 fra i maggiori autori statunitensi, tra cui Babbitt, Rzewski, Torke, Daugherty, Bolcom, Harbison, che si impone come una delle più significative raccolte pianistiche dei nostri giorni. Il suo interesse per la cultura degli indiani d’America, inoltre, ha ispirato uno speciale progetto che vede impegnati i maggiori compositori nativi (Davids, Quincy, Croall, Chacon) in brani pianistici a lui dedicati (eseguito nel novembre 2008 allo Smithsonian Museum di Washington). Ha inciso numerosi cd per Chandos, Bridge, Vai e Stradivarius, tra i quali Gates to Everywhere con musiche di C. Bley, F. Hersch e C. Corea, l’integrale pianistica di Berg e Webern e il Concerto per pianoforte e orchestra di Bruno Maderna in prima mondiale.
L'album dedicato a George Crumb, inciso per Bridge, ha ricevuto la nomination per i Grammy Awards mentre il cd Stradivarius, con musiche di Adams e Rzewski, è stato votato dalla critica come miglior disco italiano del 2006. Arciuli ha pubblicato il volume Rifugio Intermedio - il pianoforte contemporaneo tra Italia e Stati Uniti per il Teatro di Monfalcone e sta lavorando a un nuovo libro sul pianoforte americano per EDT. Mario Bortolotto gli ha dedicato una delle dieci monografie sugli interpreti italiani di oggi, su RaiRadioTre, nel 2008. È titolare della cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Bari e dal 1998 è frequentemente professore ospite al College Conservatory of Music di Cincinnati e in altre università americane.
Info Biglietteria 02 861 147, ore 12-18 (nei periodi di apertura); biglietteria@milanomusica.org
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