martedì, novembre 09, 2010

Teatro Comunale di Bolzano, a gennaio il Fidelio di Beethoven

Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano


Stagione - Spielzeit

2010/2011



“AMORE & RESISTENZA – BLUT & MACHTSPIELE”


Martedì 11 e giovedì 13 gennaio 2011 – ore 20

FIDELIO

Opera in due atti / Große Oper in zwei Aufzügen

di/ von Ludwig van Beethoven


Libretto Joseph Sonnleithner e/und Georg Friedrich Treitschke


Personaggi e Interpreti / Personen und Darsteller



Leonore

Anna Katharina Behnke

Florestan

Andreas Schager

Don Pizarro

Thomas Gazheli

Rocco

Manfred Hemm

Marzelline

Rebecca Nelsen

Jaquino

Alexander Kaimbacher

Don Fernando

Sebastian Holecek

I prigioniero / 1. Gefangener

Rouwen Huther

II prigioniero / 2. Gefangener

Ruggiero Lopopolo



direzione musicale/ musikalische Leitung

Gustav Kuhn


regia/ Regie

Manfred Schweigkofler


scene/ Bühnenbild

Walter Schütze


luci/ Licht

Claudio Schmid


Orchestra Haydn di Bolzano e Trento/ Haydn Orchester von Bozen und Trient


Movimenti Coreografici

Michele Abbondanza

Compagnia Abbondanza/Bertoni


Produzione/ Produktion Fondazione Teatro Comunale/ Stiftung Stadttheater

coproduzione/ Koproduktion Ravenna Manifestazioni/Teatro Alighieri



Dopo il successo di Elektra di Richard Strauss, coproduzione dei Teatri di Bolzano, Modena, Piacenza e Ferrara, la collaborazione fra l’autorevole bacchetta di Gustav Kuhn e l’estro registico di Manfred Schweigkofler si rinnova sulle note di Fidelio, unico lavoro di teatro musicale lasciatoci dal grande Maestro di Bonn: Beethoven lo compose all’apice del suo percorso artistico imprimendovi il proprio genio compositivo. Singspiel in due atti scritto su libretto di Joseph Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke, Fidelio venne rappresentato il 20 novembre 1805 al Theater an der Wien: l’accoglienza alla prima fu tiepida al punto da indurre l’autore a sospenderne le rappresentazioni. Fino al 1814, anno in cui Beethoven ne scrisse la terza e ultima versione, l’opera ebbe vita difficile: segno di questo travaglio compositivo è l’ouverture, scritta ben quattro volte. Fidelio è la storia di una coraggiosa donna innamorata (Leonore) che non rinuncia a cercare il marito dato per morto: non credendo alla sua morte, la donna si traveste da uomo per entrare nel carcere dove è rinchiuso e rischiando la vita lo trova e riesce a liberarlo. Una vicenda ispirata da sentimenti di lotta contro la tirannia e di affermazione di libertà e giustizia, temi cari a Beethoven e che, soprattutto all’epoca della prima rappresentazione, si inserirono in un clima sociale e politico tutt’altro che sereno e favorevole ad accoglierne lo spirito. Nell’avvicinarsi a quest’opera di Beethoven, la regia della versione bolzanina ne esalta la dimensione teatrale, recuperando anche le modalità di recitazione della commedia dell’arte.


Gustav Kuhn


È uno dei più noti direttori d’orchestra attivi sulla scena musicale contemporanea. Di origine salisburghese, Gustav Kuhn ha diretto i Berliner Philarmoniker, i Wiener Philarmoniker, la Staatskapelle di Dresda, la London Philarmonic, la London Symphony Orchestra, la Filarmonica della Scala e altre importanti orchestre. Dal 2003 è alla guida dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, con la quale ha tra l’altro compiuto una tournée in Giappone nel 2008, con l’Otello di Rossini. Acclamato interprete di Mozart e Strauss, Kuhn padroneggia un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo, passando per capolavori sinfonici e operistici.


Manfred Schweigkofler


Direttore dal 2001 della Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano, che sotto la sua guida artistica e amministrativa è entrato nel novero dei Teatri di Tradizione, vivendo una forte crescita non solo a livello nazionale, Manfred Schweigkofler ha compiuto le prime esperienze teatrali, come attore e regista, in Alto Adige, dove ha fondato diversi gruppi di teatro sperimentale. Nel 2004 è tornato alla regia, lavorando da quel momento a spettacoli di danza e teatro musicale rappresentati sia in Italia che all’estero. Nel 2009 ha firmato la regia dell’opera Julie di Philippe Boesmans e nel 2010 di Elektra di Richard Strauss, le cui rappresentazioni hanno ottenuto ampi consensi di critica e pubblico.


Anna Katharina Behnke


Nata in Germania, a Wuppertal, austriaca di adozione, Anna Katharina Behnke ha esordito alla Kammeroper di Vienna, in un allestimento de Le nozze di Figaro. Da quel momento ha ricoperto innumerevoli ruoli, esibendosi nei più prestigiosi teatri di tutta Europa. Nel 2002 ha calcato per la prima volta il palcoscenico del Teatro alla Scala (con Salome), dove è tornata l’anno successivo.



(Comunicato/Teatro Comunale di Bolzano)





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