martedì, novembre 09, 2010

Teatro Comunale di Bolzano, a febbraio l'electropera ''My way to hell''

Mercoledì 16, venerdì 18 e sabato 19 febbraio 2011 – ore 20


MY WAY TO HELL

“Electropera” di/ von Matteo Franceschini

regia/ Regie Volodia Serre

produzione/ Produktion ARCAL, Fondazione Teatro Comunale/ Stiftung Stadttheater



My Way To Hell è un’opera contemporanea, o meglio un’electropera, come viene definita dai suoi artefici. Rappresentata a Bolzano in prima italiana, dopo il successo ottenuto lo scorso marzo a Reims e in estate in altre città europee, My Way To Hell è vivida testimonianza dell’espressività musicale, e più in generale artistica, del nostro tempo. È un ponte fra musicalità diverse, un’esplosione creativa a 360°, senza limitazioni di estetica o di direzione storica: sul palco, assieme a due cantanti/attori, sono riuniti tre musicisti che possono formare al tempo stesso un ensemble barocco o un gruppo rock. L’idea che sta alla base dell’opera è partita e si è sviluppata proprio attorno alla moltitudine di capacità espressive che un’artista possiede oggi ed all’intento di forzare le possibilità comunicative. Dal punto di vista musicale, non si tratta di un collage di citazioni ma di un tentativo di allargare i confini della comunicazione, sonora e concettuale. La presenza di elementi provenienti da repertori diversi (dal barocco al rock contemporaneo) diventa quindi una sorta di elemento generatore di simboli musicali, di gesti, di riferimenti armonici, di comportamenti a loro pertinenti che appaiono, scompaiono, prendono forma, si trasformano, si incamminano per la loro strada o evolvono verso qualcos’altro. È sicuramente anche un lavoro sulla percezione, dove la memoria dell’ascoltatore viene continuamente sollecitata ma allo stesso tempo negata e disillusa. My Way To Hell prende le mosse dal mito di Orfeo ed Euridice, terreno ideale per un percorso di ricerca sul testo, musicale e iconico. Un viaggio immaginario per raccontare, oggi come ieri, l’eterna discesa d’Orfeo verso gli inferi, verso l’amore perduto, verso la sua nozione di assoluto, verso la sua Euridice.


Matteo Franceschini


Nato a Trento nel 1979, Matteo Franceschini si è diplomato in composizione sotto la guida di Alessandro Solbiati presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Perfezionatosi con Azio Corghi presso l’Accademia Nazionale “Santa Cecilia” di Roma, ha poi frequentato il Cursus Annuel de Composition et d'Informatique Musicale presso l’IRCAM di Parigi. Premiato in diversi concorsi, ha presentato suoi lavori (diretti tra gli altri da Jukka-Pekka Saraste, Pascal Rophé e Arturo Tamayo) in vari festival internazionali. Ha realizzato musiche di scena per il teatro, colonne sonore ed installazioni multimediali.


Volodia Serre


Formatosi al Conservatoire National Supérior d’Art Dramatique, Volodia Serre ha lavorato come attore di varie compagnie francesi. Ha tra l’altro interpretato il narratore in Pierino e il lupo con l’Orchestra Ostinato (dicembre 2008). Nel 2007 ha curato la regia di una prima versione di Austerlitz, spettacolo liberamente tratto dal romanzo omonimo di W.G. Sebald. Nel 2008 ha diretto Le Suicidé di Nikolaï Erdman. Al cinema ha recitato in Intrusions di Emmanuel Bourdieu e in Renoir di Jean-Charles Tachella.



(Comunicato/Teatro Comunale di Bolzano)



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